Simone Battista per Avon Running: “Mi ispirerò alla forza delle donne”
La sfida ha inizio per gli studenti di Ferrari Fashion School. Ragazzi con un forte entusiasmo e creatività, che hanno accettato di partecipare al progetto di Avon Running per disegnare la maglia ufficiale del 2016. Da oggi conosceremo meglio questi ragazzi. Moda e Style ve li presenterà, partiamo da Simone Battista.
“Mi chiamo Simone, ho 19 anni e vengo da Milano. Ho frequentato il liceo scientifico e, almeno inizialmente, i miei piani universitari mi portavano su una strada antitetica a quella della moda: Ingegneria edile o fisica applicata all’ingegneria. Fin da piccolo mi fermavo per le strade ad osservare le gru, i cantieri e le case; sognavo di creare ville con uno stile particolare, che si potessero riconoscere. Nell’ultimo anno di liceo, però, il mio piccolo sogno di diventare stilista che avevo fin da bambino (la passione per i vestiti, per le riviste di moda, etc.), che avevo tentato di reprimere, per paura o insicurezze personali, ha rotto la ”gabbia delle mie paure” ed è emerso. È stato un po’ difficile riaccettarlo, razionalizzarlo e far di esso il mio vero obiettivo nella vita. E’ stata una sfida per me e voglio dimostrare che bisogna lottare per i propri
sogni, con passione e molto impegno.
Ho scelto Ferrari Fashion School perché mi è stata consigliata da una persona che lavora nel mondo della pubblicità. Il primo impatto è stato quello decisivo.
Mi colpì molto la professionalità di Silvia, la nostra docente, e il programma didattico mi sembrava andasse perfettamente incontro alle mie esigenze.
I miei obiettivi professionali sono prima di tutto creare una mia linea di moda, dove concretizzare le mie idee. Ho sempre pensato alla moda come un libro aperto, in cui ogni stilista, chi più e chi meno, potesse scrivere la sua storia attraverso i suoi abiti. Raccontare periodi felici, ma anche i più difficili e tristi, rendendoli al contempo come qualcosa di meraviglioso. ” Trovare la luce anche nel buio”. Sono una persona molto incline alla ricerca del senso delle cose, dei ”perché” e vorrei trasmettere questa mia inclinazione nelle mie linee, dei pezzi di me che voglio raccontare attraverso tessuti, linee e design. Una sorta di “autobiografia dei vestiti”.
Mi piacerebbe lavorare anche negli uffici-stile dei più grandi stilisti e poter dare il mio meglio per rinnovare il loro marchio.
Anche il campo dell’editoria mi piace molto, perché unisce due mie grandi passioni: la moda e la scrittura.
Il progetto, a cui la nostra scuola sta partecipando, è un’iniziativa carica di energia e positività, ma soprattutto di forza.
Quest’ultima sarà il mio trampolino di lancio: trovare qualcosa che trasmetta forza alle donne, semplicemente indossando la mia maglietta. Una sensazione di sicurezza, autostima ed energia che possa farle sentire importanti, speciali.
Penso sia un’idea, che in tempi difficili come questi, possa far tornare un po’ il sorriso, perché si riuniscono così tante donne che – almeno per un giorno-lasciano i problemi, le difficoltà e i mille pensieri a casa e si divertono.
Inoltre i fondi saranno destinati a cause molto importanti ed è per questo che voglio dare il mio piccolo aiuto, perché penso sia giusto per le donne preservarsi dal tumore al seno fin da giovani; bisogna prendersi cura di sé e amarsi. Soprattutto amarsi”.
Ed infine penso non sia possibile riscontrare dei dati così elevati di violenza domestica, in Italia. E’ inaccettabile e per questo cercherò di dare il mio meglio nella realizzazione di questa maglietta. Quest’ultima sarà simbolicamente un ”NO” alla cattiveria senza cuore.