Alle porte di Milano, in visita a Cuggiono e Villa Annoni
Un sabato spensierato, lontani dal centro cittadino. Buona passeggiata con Moda e Style.
A pochi chilometri da Milano, arriviamo a Cuggiono, che ospita Villa Annoni e il suo parco all’inglese, secondo solo al Parco dela Villa Reale di Monza, quanto a superficie.
Maestosa, dallo stile neoclassicco, la villa fu costruita per volere di Alessandro Annoni, milanese, ricco possidente discendente da una famiglia di banchieri. Terminata nel 1809, è oggi sede del Municipio cittadino e ospita un museo ed in edificio adiacente un centro anziani.
L’ingresso ci riporta ad antichi fasti lasciando vagare l’immaginazione attraverso tempi andati. Purtroppo, una volta entrati nel parco, le nostre aspettative, garantite dall’imponente facciata, sono state un po’ disattese: i legni delle antiche porte finestre in rovina, così come la serra, dall’aria pressochè abbandonata.
Dopo un’accoglienza promettente, ci saremmo aspettati una maggiore cura dell’edificio, anche se comprendiamo che il mantenimento di una tale struttura richieda grande e costante impegno economico.
Ma torniamo al parco. Splendido, disseminato di panchine e circondato da statue dal sapore romantico. Seppure anch’esse non propriamente in buono stato, abbiamo potuto ammirare un laghetto di ninfee, un vigneto colmo di grappoli, il roseto (sfortunatamente privo degli odorosi fiori, consumati dalla canicola estiva) e alberi di provenienza asiatica, americana, africana e europea. E ancora affascinanti fagiani e pavoni, lasciati liberi nel parco, oltre a scoiattoli, cigni, tartarughe, germane e oche… Per concludere, alcune costruzioni come il tempietto con colonne aperto, la casa dei daini e la casa dei caprioli, nonché la coffee house, chiuse ai visitatori, e in qualche caso utilizzate oggi dal comune come depositi.
Per onor di cronaca è doveroso rilevare che, allontanandosi dalla villa e dal prato ben curato, il parco diventa un po’ abbandonato a se stesso, selvatico, preda di qualche buontempone che ha lasciato la propria nefanda impronta su alcune delle strutture (vedi il tempietto con colonne aperte), imbrattando e contribuendo alla rovina di quello che sicuramente è non solo un polmone verde, ma uno spazio piacevole e godibile poco distante dalla città.
Abbiamo passeggiato tra scoiattoli che, rincorrendosi di albero in albero, ci hanno lasciato col naso all’insù, letteralmente circondate da pavoni che riposavano e si aggiravano liberamente nei dintorni. Abbiamo ammirato cigni neri in riva al laghetto e sorriso a tartarughe che si crogiolavano al sole per poi immergersi nell’acqua tra le ninfee.
Una zona ristoro allestita con distributori automatici, panche, tavoli e qualche passatempo per bambini, garantiscono una zona relax per coloro che vogliono ritemprarsi o far riposare i propri bimbi dopo averli lasciati scorrazzare tra gli animali.
La redazione di Moda e Style consiglia la visita a tutti coloro che desiderano allontanarsi dalla città senza immergersi nel traffico vacanziero.